Tre agricoltori del Marocco visitano alcune aziende olivicole della toscana. Pubblichiamo il report che ci ha inviato in redazione l’olivicoltrice Souhad Azennoud.
#robadamatti 19 mesi fa non sapevo cosa fosse la biodiversità. Appena due campagne fa ho affrontato – con totale incoscienza ma con tanto entusiasmo – il mio primo olio. Oggi so che è un blend, fruttato medio, che esprime le caratteristiche proprie della Dop Umbria Colli Martani e che forse rispetto agli altri Umbri è più delicato… L’ho chiamato Macciano, Oro di Giano.
Concorso storico giunto alla 27esima edizione, che premia i migliori oli extravergine d’oliva provenienti da tutto il mondo. Quest’anno lo storico evento sarà una festa in campagna – con degustazioni guidate, buyers, giornalisti e social, musica e tanto vino – che si terrà presso la sede di O’Live & Italy a Toscolano Maderno (Bs) sul Lago di Garda, con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Il decreto Martina crea una zona franca nel Salento dove si dovranno usare insetticidi cancerogeni per l’uomo e mortali per le api, e parla di un’emergenza che però non c’è più.
In tempo di guerra, una bottiglia di olio era la paga giornaliera delle donne che raccoglievano le olive, un fiasco la paga riservata agli uomini che le sbattevano con la canna. Le olive, poi, venivano ammassate nelle cantine e dopo un po’ di tempo portate al frantoio. Si assisteva all’estrazione a caldo e le macine erano in pietra, la resa era il discrimine e l’argomento di discussione.
Così ci incamminiamo a buon ritmo, nel nostro viaggio immaginario Lucio e io ci muoviamo alla velocità della luce ma sempre e solo camminando, niente aerei o auto tanto l’immaginazione basta per coprire immensità temporali e siderali distanze.
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