Nocellare strepitose dalla Spagna, Arbequine eccezionali da zone più fredde della Toscana, Frantoi in Cile e Patagonia emozionanti, Coratine godibilissime in Argentina e profumatissimi Leccini in Australia.
Apriamo la mente a un concetto rivelato da un grande Maestro: “L’olio come il vino, l’olivo come la vite!”
Solo confrontandoci internazionalmente sulle “poche” cultivar comuni e condivise potremmo un giorno elevare l’extravergine di qualità riconosciuta e riconoscibile da tutti proprio perché culturalmente patrimonio di esperienze di tutti i consumatori in tutti i mercati, dagli Usa al Giappone.
Continuando a camminare senza meta, i nostri passi ci conducono sino alla bellissima Taranto. Il silenzio ci assale; Taranto è stata l’ultima tappa in vita di Lucio. Qui si spense nel 70 DC. Ma proprio qui scopriamo un simbolo della resistenza.
Mentre Lucio può viaggiare nel tempo nostro presente, io non posso viaggiare nel suo passato. Quando mi parla, posso solo immaginare i luoghi da lui visti e vissuti. Per esempio: quando ho visitato il Porto di Farnassa, a Creta, questo era poco più di un ammasso di ruderi mentre Lucio ha visto una potente Città. Avverto i limiti del nostro pur fantastico viaggio, sicuro di non riuscire a calarmi appieno nel suo tempo. Così credevo che fosse, almeno sino al nostro viaggio a Volubilis…
Così ci incamminiamo a buon ritmo, nel nostro viaggio immaginario Lucio e io ci muoviamo alla velocità della luce ma sempre e solo camminando, niente aerei o auto tanto l’immaginazione basta per coprire immensità temporali e siderali distanze.
Cara Caterina, come promesso ti scrivo.
Tante le cose che vorrei affrontare insieme a Olissea.
Parto dal recupero delle campagne e dei posti di lavoro che giustamente Olissea auspica in Italia e nei Paesi vocati per l’olio e l’olivo.
“…albero non piantato da mano d’uomo, che da sé ricresce, terrore delle lance nemiche, che in questa terra soprattutto germoglia: il glauco ulivo, che nutre i nostri figli.”
Edipo a Colono, 697-701.
Una sapienza primordiale che onora la specie umana ha posto la cultura dell’olivo e dell’olio al centro della vita organizzata in ciascuna delle terre e dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Illuminare, nutrire, ungere, curare, sono le funzioni primarie che ne distinguono l’essenza e ne promuovono la diffusione “fino agli orli della fascia desertica” (Huxley).
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