#robadamatti 19 mesi fa non sapevo cosa fosse la biodiversità. Appena due campagne fa ho affrontato – con totale incoscienza ma con tanto entusiasmo – il mio primo olio. Oggi so che è un blend, fruttato medio, che esprime le caratteristiche proprie della Dop Umbria Colli Martani e che forse rispetto agli altri Umbri è più delicato… L’ho chiamato Macciano, Oro di Giano.
Ingredienti per 4 persone
Per la pasta: 200gr di farina, 2 uova, un cucchiaino di olio evo Maurino lucchese
Per il ripieno: una manciata di cimette di finocchietto selvatico, 10 mandorle sbucciate, 50g di pecorino senese stagionato, 3 cucchiai di olio evo Maurino lucchese, sale
A chi non lo conosce suggeriamo la lettura del “Manifesto in progress per una nuova cultura dell’olio” di Luigi Veronelli, datato 10 Aprile 2001. Se il parlamento italiano lo avesse accolto quando è uscito l’Italia avrebbe segnato la strada per tutti i paesi produttori di olio extavergine di oliva, portando l’olivicoltura al centro dell’economia nazionale e internazionale. Un salto nel futuro mancato. Il manifesto però è ancora attualissimo e potrebbe essere semplicemente aggiornato, Veronelli ne sarebbe contento, visto che nella sua chiaroveggenza l’aveva chiamato in progress…
Di seguito riportiamo anche la lettera pubblicata su Ex Vinis n°62 Edizioni Veronelli che l’amico e produttore di olio Giuseppe Mazzocolin inviò in risposta a Veronelli.
“È la costruzione di una, cento, mille, un milione di coscienze di luogo.
Qui l’individuo non è perduto nell’ambiente di lavoro, né è succube dell’atmosfera aziendale, ma è parte attiva di una comunità di persone insediate in un dato luogo.
Qui, nella dialettica della vita quotidiana, si formano la sua personalità e le regole che governano la coesistenza”. La coscienza dei luoghi, Giacomo Becattini, Donzelli Editore, 2015
Nonostante la giovane età il giornalista Indra Galbo ha già ricevuto molti riconoscimenti per il suo lavoro e riveste un ruolo importante per la guida Oli d’Italia del Gambero Rosso, di cui è vice curatore. Ha dedicato molti anni della sua formazione alla cultura dell’extravergine ed è iscritto all’albo dei tecnici ed esperti assaggiatori degli oli di oliva vergini ed extravergini.
Olissea lo ha intervistato al Vinitaly in occasione della presentazione della guida Oli d’italia 2018 e ci svela chi ha preso le tre foglie assegnate dalla guida.
La cosa più preoccupante è che non si avverte il cliente finale dei rischi a cui si va incontro con un super-intensivo. Quindi la domanda che faccio ogni giorno a chi propone queste soluzioni è: ne abbiamo davvero bisogno in Italia? Siamo disposti a cancellare il patrimonio varietale, il paesaggio, l’ecologia, il nostro modo di vivere l’olivicoltura solo per rientrare nei costi mondiali produttivi?
Olissea intervista Pietro Barachini, giovane imprenditore della centenaria Società Pesciatina di Orticoltura (Spo).
Visto dall’altra parte‘Ercole Olivario’mi ha sorpreso. Vedere in faccia i tanti produttori giunti a Perugia da tutta Italia fa un effetto nuovo, diverso, rispetto quello di averli a fianco. Dovevo ‘cucire’ la cerimonia di premiazione, dettare i tempi ad un evento che giunto alla XXVI’ edizione, conferma anno dopo anno un fascino antico e nuovo allo stesso tempo.
Da Rosarno alle Langhe, ecco le cooperative che ridanno dignità agli sfruttati e distribuiscono prodotti gastronomici di qualità: dalle salse di pomodoro ai formaggi dalle marmellate al miele, alla raccolta di agrumi e olive.
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