In tempo di guerra, una bottiglia di olio era la paga giornaliera delle donne che raccoglievano le olive, un fiasco la paga riservata agli uomini che le sbattevano con la canna. Le olive, poi, venivano ammassate nelle cantine e dopo un po’ di tempo portate al frantoio. Si assisteva all’estrazione a caldo e le macine erano in pietra, la resa era il discrimine e l’argomento di discussione.
La Rassegna Nazionale degli oli monovarietali organizzata dall’ASSAM e Regione Marche, ha dato un grande impulso alla produzione di oli ottenuti da una sola varietà e quindi con caratteristiche sensoriali estremamente variegate e peculiari, ambasciatori a tavola della ricca biodiversità olivicola marchigiana ed italiana.
In copertina olive albine Varietà leucocarpa, che a maturazione diventano bianche.
È tutto pronto per la IV edizione del Buonolio Salus Festival, iniziativa ideata e organizzata dall’Associazione Culturale Buonolio, che punta i fari sull’ulivo e sull’olio extravergine. Nel cartellone dell’appuntamento, in programma fino a domenica 29 aprile, assaggi, dibattiti, letture, spettacoli, mostre e rappresentazioni negli spazi del Museo Civico Raffaele Marrocco di Piedimonte Matese (Ce).
Ecco il programma completo.
Giunge alla sua V° edizione il Premio Diploma d’Argento, progettato da Pandolea – Associazione Donne dell’Olio e condiviso da Gambero Rosso che ne è diventato partner.
Partecipano al concorso oleario gli Istituti Agrari che hanno tra le loro attività agricole anche la coltivazione e lavorazione delle olive e che imbottigliano ed etichettano gli extravergine prodotti dai professori insieme ai ragazzi.
Il simbolo del concorso è una rielaborazione grafica del tempio di Ercole Olivario, un concorso per la valorizzazione delle eccellenze olearie territoriali italiane. Presentata a roma l’edizione n.26, la premiazione si terra’ sabato 7 aprile a Perugia.
Iscritte oltre 230 etichette da 17 regioni. In testa il Lazio, davanti a Umbria, Puglia e Toscana.
Crescono i giovani olivicoltori, diplomati e laureati, che investono in una agricoltura moderna. Sono loro i protagonisti del ‘Rinascimento’ dell’olio extra vergine d’oliva italiano.
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